martedì, febbraio 20, 2007

Caro Enrico, è da quel giorno di agosto, da quando ero in spiaggia e pernso che nulla può andar male, e sento squillare il telefonino ed è la voce di Giorgio Triolo che mi da la notizia, che cerco le parole per dirti qualcosa... Pultroppo non ci siamo più rivisti dal tempo delle elementari se non per quella cena veloce qualche anno fà, il tuo gubbotto col pellicciotto che è passato alla storia, ma ti voglio ricordare così com'eri quando eravamo in classe insieme, quando si giocava la pallone in cortile immagini ormai in "bianco e nero"... Ho una foto di classe appesa in un angolo in camera e quando la guardo penso che ogni uno di noi abbia intrappreso la sua strada, la sua vita. Un giorno Giorgio venne sotto casa mia chiedendomi se velevo accompagnarlo da te... gli risposi di no perchè avevo paura, avevo paura di prendere atto della realtà, paura di pensare a tutte le volte che con la moto insieme a Giorgio avevamo percorso le tue stesse traiettorie e che lo stesso sarebbe potuto capitare a me. Ancora oggi non ci voglio credere ma mi sembrava giusto lasciare 2 parole a te che fin da piccolo ti dimostravi buono e pronto a dare tanto alle persone che ti stavano accanto. E davvero difficile pensare che alla nostra età si possa lasciare tutto in un momento, è incredibile! Scrivendoti queste parole mi sono alleggerito, era una cosa che sentivo di dover fare...appena potrò ti verrò a trovare.... Con affetto Iwan